La cassata è uno dei dolci più importanti e prelibati della pasticceria siciliana. Le sue origini sono antichissime, compare già all`epoca della dominazione araba e il suo nome sembra proprio derivare dal termine arabo Qas’at (ciotola o bacinella). Inizialmente questo dolce non era altro che un involucro di pasta frolla ripieno di ricotta zuccherata; col tempo furono introdotti nuovi ingredienti come la pasta reale, il cioccolato, il pan di Spagna e i canditi, così la cassata ha pian piano assunto la forma che noi tutti oggi conosciamo. Per lungo tempo gli specialisti nella preparazione di questa squisitezza sono stati le monache siciliane e i cuochi delle corti nobiliari, soprattutto durante le festività pasquali infatti la ricchezza di questo dolce rappresenta la fine del periodo quaresimale e la gioia della rinascita pasquale.
Non me ne vogliano i siciliani, sono più che consapevole che la ricetta della cassata che propongo oggi non è quella originale e che forse risulterà anche banale agli occhi di chi nella sua preparazione vede l’arte della cucina, ma ho pensato di avvicinarmi alla creazione di questo dolce attraverso la mia personale strada facendone una rivisitazione un pò più easy e moderna.